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Con 'Problemi di Sicurezza' generalmente intendiamo la possibilità che i nostri computer vengano violati da hacker, che, penetrando nel nostro sistema, siano in grado di causare danni al nostro lavoro. La probabilità che un simile evento si verifichi è infinitesima in confronto ad un banale incidente che provochi una perdita di dati. Normalmente ognuno di noi inizia a parlare di backup o copia di sicurezza solo dopo aver perso almeno una volta tutti i propri dati. Mantenere una copia dei propri dati è l'unico sistema per evitare il rischio di perdere mesi di lavoro. In qualche caso, come vedremo in seguito, un backup di tipo tradizionale potrebbe risultare insufficente per preservare il nosto lavoro. CAUSE PRINCIPALI DI PERDITA DATI - 1) Errore umano; - 2) Guasto apparecchiature o interruzioni dell'alimentazione elettrica; - 3) Virus (*). SISTEMI DI BACKUP PIU' COMUNI - A) Copia su CD o DVD riscrivibili; - B) Copia su penna USB, disco rigido USB; - C) Copia su unità di backup a nastro; - D) Copia su NAS (unità di memoria connessa ala rete locale); - E) Copia sul "cloud". Alcuni sistemi, come unità R.A.I.D., pur fornendo un notevole contributo alla sicurezza del nostro sistema, non devono essere considerati come alternativa al backup. CONSIDERAZIONI Secondo la legge di Murphy: "Se qualcosa può andar male, sicuramente lo farà", ognuno dei sistemi presi in considerazione non ci garantisce una sicurezza assoluta, ma può ridurre considerevolmente il rischio di perdere il nostro lavoro. In primo luogo il salvataggio risulta più sicuro se il supporto dove vengono duplicati i nosti dati viene rimosso e conservato in un luogo diverso dall'origine. A) e B) sembrano risolvere i nostri problemi in modo semplice ed economico, ma, obbligadoci ad operazioni manuali, non risolvono il problema 1). B), tramite appositi software, in grado di programmare ed eseguire automaticamente il salvataggio dati, può risolvere il problema 1), ma a discapito del problema 3). Eliminando l'intervento manuale, il supporto risulta sempre disponibile e di conseguenza i dati salvati rimangono vulnerabili all'attacco di virus(*). C) offre una eccellente soluzione a tutti i problemi, infatti il salvataggio può essere automatizzato ed il supporto non necessita di essere rimosso in quanto i dati memorizzati sul nastro non sono modificabili, per contro il costo delle unità di backup a nastro è molto elevato. Anche eventuali operazioni di recupero, specie se effettuate su un frazione di dati, risultano molto complesse. D), nella maggior parte dei casi, mantiene il NAS sempre connesso e disponibile ai computer della rete locale, quindi non risolve il problema 3) (*). E) impone, innanzitutto, considerazioni diverse e meno tecniche, in quanto i dati vengono salvati su ignote apparecchiature di altri che in teoria offrono tutte le garanzie del caso, in pratica sarebbe opportuno leggere molto attentamente le condizioni imposte dal fornitore all'atto dell'attivazione del servizio. Dal punto di vista tecnico, trasferire una grande quantità di dati attraverso una connessione così lenta come la rete internet, può creare qualche problema, specialmente in caso di recupero dati. (*) I virus di tipo tradizionale di solito prendono di mira i files di sistema o eseguibili fino al blocco del computer, di conseguenza nella stragrande maggioranza dei casi, i nostri dati risultano recuperabili. Purtroppo sta prendendo campo una nuova classe di virus detta 'ransomware', (ransom = riscatto) che colpiscono i dati rendendoli inleggibili tramite un processo di crittografia, terminato il quale visualizzano una richiesta di riscatto. Il pagamento del riscatto, che frequentemente va dai 300 ai 900 Euro, non garantisce il recupero dei dati, in quanto i sistemi utilizzati non permettono di rintracciare il pagamento. In qualche caso, specie se colpiti dalle prime versioni di questi virus come il famoso CriptoLocker, i dati possono essere recuperati, altrimenti saranno perduti irrimediabilmente o congelati fino alla eventuale futura scoperta di un metodo di decrittazione. |
MIGLIORIAMO LA SICUREZZA DBI, ha messo a punto un sistema di salvataggio dati per installazioni di rete che unisce una sicurezza elevata ad un costo contenuto. Il sistema presuppone una LAN con un server, cioè un computer, preferibilmente dotato di sistema operativo LINUX, sul quale risiedono tutti i dati. In pratica il sistema può funzionare anche in una LAN con diversi server, impostando un salvataggio per ognuno di essi. Alla nostra LAN sarà sufficente collegare un NAS, anche di categoria economica, basta che sia visibile in rete senza particolari driver e consenta l'accesso solo ad utenti dotati di credenziali (password). Durante il normale lavoro, il NAS deve essere inaccessibile per tutti i computer della rete, server compreso. Durante il salvataggio, il SERVER si collega al NAS che rimane inaccessible per tutti gli altri. Il software responsabile del processo di salvataggio lavora autonomamente sul server e, tutti i giorni, preferibilmente quando gli altri computer della rete sono spenti, avvia tutte le operazioni del caso: - Accede tramite password al NAS; - Copia dal SERVER al NAS tutte le cartelle ed i files contenenti dati; - Interrompe il collegamento isolando nuovamente il NAS. Il sistema, come già detto, salva i dati tutti i giorni eliminando automaticamente i salvataggi più vecchi. Nella configurazione più comune, il sistema conserva salva i dati salvati negli ultimi 6 giorni, più 4 salvataggi effettuati settimanalmente (ad esempio, 4 salvataggi effettuati la domenica). |
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