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Con la globalizzazione ed evoluzione del commercio si è creata la necessità di velocizzare anche lo scambio dati e pagamenti
tra i soggetti attivi sul mercato, e quindi si sono sviluppati diversi sistemi alternativi al classico foglio di carta.
La diffusione dei collegamenti telematici, prima attraverso i 'modem' ed attualmente con la rete 'Internet' hanno creato le
condizioni ideali per la diffusione di tali sistemi.
Il primo passo in questa direzione è stato la creazione di documenti elettronici di facile creazione, versatili e di ottimo apetto
grafico come i files in formato 'PDF'.
Questa tipologia di dati soddisfa pienamente la prima parte dello scambio, ma risulta problematica per quanto riguarda l'estrazione e
successivo riutilizzo dei contenuti.
Attualmente i formati utilizzati per la scambio dati, vanno principalmente in due direzioni:
formato 'TXT' e suoi derivati
Le informazioni sono memorizzate in in un file ASCII in modo sequenziale e separate da un carattere fisso, oppure in posizioni obbligate.
E' stato il primo approccio utilizzato nello scambio dati, tuttora valido per trasmissioni all'interno della stessa azienda o in ambienti
omogenei.
Conserva il pregio della semplicità e della ridotta mole dei file di scambio, che non viene incrementata da informazioni aggiuntive.
Per contro, rende difficile localizzare eventuali errori di trasmissione o di corruzione dei dati.
Nell'esempio vediamo 2 voci di una fattura con: Codice EAN; Descrizione; Q.tà; Prezzo unitario; Aliquota IVA
........................
8001237020108;VILLAGE 750 COLORATI;3;13.00;22
8012317008046;PENNELLI DECO';5;3.00;22
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formato 'XML' (Extensible Markup Language)
Ogni dato contenuto nel documento viene posizionato tra due marcatori che ne identificano il tipo e la funzione.
Per la sua grande flessibilità sta prevalendo sugli altri standard, come descritto nel suo acronimo (linguaggio di marcatura estensibile),
i suoi marcatori, oltre a diverse tipologie di dati, possono contenere comandi eseguibili dal programma preposto a leggere il file,
collegamenti web od altro ancora.
Naturalmente il file deve possedere una strutura predefinita e molto precisa, quindi molto più pesante rispetto all'analogo in formato 'TXT'
Le stesse voci dell'esempio precente in una Fattura PA:
........................
<DettaglioLinee>
<NumeroLinea>4</NumeroLinea>
<CodiceArticolo>
<CodiceTipo>EAN</CodiceTipo>
<CodiceValore>8001237020108</CodiceValore>
</CodiceArticolo>
<Descrizione>VILLAGE 750 COLORATI</Descrizione>
<Quantita>3.00</Quantita>
<PrezzoUnitario>13.00</PrezzoUnitario>
<PrezzoTotale>39.00</PrezzoTotale>
<AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
</DettaglioLinee>
<DettaglioLinee>
<NumeroLinea>4</NumeroLinea>
<CodiceArticolo>
<CodiceTipo>EAN</CodiceTipo>
<CodiceValore>8012317008046</CodiceValore>
</CodiceArticolo>
<Descrizione>PENNELLI DECO'</Descrizione>
<Quantita>5.00</Quantita>
<PrezzoUnitario>3.00</PrezzoUnitario>
<PrezzoTotale>15.00</PrezzoTotale>
<AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
</DettaglioLinee>
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formato 'PDF' (Portable Document File)
È basato su un linguaggio di descrizione di pagina sviluppato da Adobe negli anni 1990 per rappresentare documenti di testo e immagini
in modo indipendente dall'hardware utilizzato.
Il PDF, pur essendo proprietà di Adobe, è un formato aperto, nel senso che chiunque può creare documenti PDF senza pagare royalties al
legittimo proprietario.
Queste caratteristiche lo hanno reso un formato standard de facto nella editoria elettronica e nella diffusione di ogni genere di documento compresi
libri e manuali.
Per contro, non può essere considerato compatibile con un processo di conservazione digitale (l'archiviazione digitale di documenti con la
totale eliminazione della carta), in quanto il PDF standard non è completamente auto-contenuto, ma può dipendere dai font utilizzati o da
oggetti esterni al file stesso.
Di conseguenza, visualizzandolo su sistemi troppo diversi da quelli su cui è stato creato, non è garantita la riproduzione fedele al 100%.
Ad esempio, si potrebbero avere problemi visualizzando / stampando un documento contenente le vocali italiane accentate, su di un sistema
configurato per una lingua diversa.
Nella fatturazione elettronica non viene utilizzato, in quanto risulta molto difficile estrapolarne i dati, ma, grazie alla sua leggibilità,
viene spesso unito alla fattura vera e propria come copia di cortesia.
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